Norcia

LUOGHI DA VISITARE

Castelluccio

LUOGHI DA VISITARE

Norcia è un comune italiano di 4 569 abitanti della provincia di Perugia in Umbria: posta a 96 km dal capoluogo umbro, a circa 600 m s.l.m. e al limite nord dell’altopiano di Santa Scolastica, un pianoro di origine tettonica collocato nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano e inserito nel comprensorio del parco nazionale dei Monti Sibillini, è il comune più orientale della regione Umbria. Il suo territorio confina con il Lazio e le Marche.

Territorio

L’altopiano di Santa Scolastica in direzione nord. Sullo sfondo la cittadina di Norcia, in primo piano alcune frazioni.
Dal punto di vista geografico e naturalistico Norcia si trova nel punto di raccordo di due realtà paesaggistiche assai diverse ma contigue: la Valnerina, ovvero il comprensorio della stretta valle fluviale scavata dal fiume Nera e dai suoi affluenti, con le sue pendici montane scoscese ricoperte di vegetazione a foglia caduca, e i Monti Sibillini, la zona montuosa di origine tettonica caratterizzata da vette in grado di raggiungere e superare i 2000 metri di altezza, con pendii erbosi o ricoperti da faggete, arrotondati dall’azione glaciale ed eolica, all’interno della quale si aprono vasti altopiani carsici sfruttati per il pascolo di bovini e di greggi e ricchi di specie floreali montane tra le quali l’artemisia, l’anemone, la genziana e il giglio martagone.

I boschi che circondano la valle sono popolati dal capriolo, dal gatto selvatico e dallo scoiattolo mentre negli anni passati, grazie ad opere di ripopolamento, ha potuto fare la sua ricomparsa anche il cinghiale. Nelle faggete di alta montagna sono segnalati alcuni piccoli branchi di lupo appenninico, che vivono però in difficile equilibrio con la presenza umana legata soprattutto alla pastorizia, ampiamente praticata nella zona. Rara ma presente l’aquila reale, mentre sono relativamente frequenti le specie del falco pellegrino, del picchio rosso e del picchio muraiolo. Nelle acque del Lago di Pilato, un piccolo bacino lacustre dal livello variabile, alimentato dallo scioglimento nevoso, posto in una conca glaciale in prossimità della cima del Monte Vettore, vive una specie endemica di crostaceo: il Chirocefalo del Marchesoni.

I fenomeni carsici sono assai frequenti e in prossimità del centro urbano, a ridosso delle mura cittadine, danno luogo a delle risorgive localmente denominate marcite, ovvero zone in cui l’acqua, raccolta e ridistribuita attraverso un razionale sistema di canali, allaga in maniera continuativa e controllata per lunghi periodi dell’anno ampie zone di terreno, consentendo la raccolta di un fieno abbondante. In alta montagna il fenomeno si manifesta con la presenza di numerosi inghiottitoi che, soprattutto nella parte meridionale dell’altopiano del Castelluccio, sono ben visibili per estensione e morfologia.

L’altopiano di Castelluccio è costituito da un sistema di diversi bacini glaciali svuotatisi in era geologica in seguito ad una serie di sconvolgimenti tettonici. L’altopiano si sviluppa su una direttiva Nord-Sud per una lunghezza complessiva di circa 20 km e prende il nome dal piccolo centro abitato che occupa una delle sue sommità calcaree marginali. Il Pian Grande rappresenta l’altopiano di maggiore estensione (circa 15 km quadrati): ad esso si aggiungono degli altopiani minori (Pian Piccolo, Pian Perduto, Quarto San Lorenzo e il Pian dei Pantani). Nella tarda primavera l’altopiano è teatro di un particolare fenomeno naturale denominato Fioritura e dovuto appunto alla fioritura contemporanea di decine di specie floreali diverse che danno luogo ad un tappeto multicolore che ricopre tutta la valle.

Monumenti e luoghi d’interesse

Piazza San Benedetto: al centro della foto la basilica di San Benedetto (prima del terremoto del 30 ottobre 2016) con a destra il portico delle misure. A sinistra il palazzo comunale. Al centro della piazza la statua del santo.

Norcia, Piazza San Benedetto: la Castellina, il palazzo fortificato, un tempo sede del governatore pontificio, ospita oggi un museo e mostre temporanee.

Norcia, piazza San Benedetto: il Palazzo Comunale (anni 1980-1990 circa).
Il patrimonio artistico della cittadina nursina, seppur ancora cospicuo ed interessante, risente tuttavia degli eventi sismici, spesso catastrofici, che nel corso dei secoli hanno inferto ferite gravissime, distruggendo monumenti importanti e tracce di un passato remoto che risale all’epoca pre-romana. Sono del resto caratteristici, in gran parte del centro storico, gli edifici bassi e con i muri perimetrali a scarpa, testimonianza delle normative che furono adottate nella legislazione pontificia “ad hoc” dopo il sisma del 1859, ove si raccomandavano costruzioni a baracca.

Il fulcro artistico-monumentale della città ruota certamente intorno alla sua piazza centrale dove, con una organizzazione di sapore rinascimentale si concentrano gli edifici simbolo della identità nursina, ma anche all’esterno della cinta muraria sono numerosi i monumenti di un certo interesse artistico

Architetture religiose
Basilica di San Benedetto
La basilica di San Benedetto la cui costruzione originale, con la splendida facciata gotica, il rosone e i fregi dei 4 evangelisti risale al XII secolo. La tradizione vuole che sia stata costruita sui resti della casa natale del santo ma più probabilmente nello stesso luogo sorgeva una basilica di epoca romana andata successivamente distrutta. Lo storico edificio è crollato, ad eccezione della facciata, dell’abside e del transetto, a seguito del sisma del 30 ottobre 2016.

Cattedrale di Santa Maria Argentea
La cattedrale di Santa Maria Argentea, edificata sul sito occupato da una pieve demolita nel 1554 per far posto alla Castellina, di cui rimane il portale rimontato sul fianco sinistro, ospita alcune opere di autori fiamminghi e un trittico murario del XVI secolo di Francesco Sparapane. Il sisma del 30 ottobre 2016 fa crollare il tetto e parte della facciata della cattedrale.
Chiesa di Santa Scolastica
La chiesa di Santa Scolastica risalante al 580, fortemente restaurata nel corso dei secoli, ora è inclusa nel cimitero comunale con la funzione di cappella cimiteriale

Convento di Santa Maria di Montesanto
Nei pressi della frazione di San Pellegrino sorge il convento di Santa Maria di Montesanto, un edificio del XIV secolo eretto dai frati Clareni e affidato via via nel corso dei secoli a diversi ordini religiosi, sino all’inizio del secolo scorso, da quando giace abbandonato. Il convento, in pessimo stato di conservazione, possiede un pregevole chiostro interno, una chiesa attigua con alcune tele del XVII secolo ed una statua lignea di Madonna col Bambino risalente al XIV secolo, oggetto di particolare devozione da parte della popolazione.

Madonna della Neve
A 12 km dal centro abitato, nei pressi della frazione di Savelli, sono visibili i ruderi consolidati e restaurati, unitamente ai superstiti affreschi, della Madonna della Neve, una elegante costruzione a pianta ottagonale, edificata su disegni del Bramante, andata pressoché distrutta nel corso del sisma del 1979.

Altre chiese
Altro esempio di facciata gotica che ricalca la struttura della abbazia patronale è rappresentato dalla chiesa di Sant’Agostino, del XIV secolo
La chiesa della Madonna Bianca, nei pressi della località denominata Forca d’Ancarano, è una costruzione pregevole risalente al XV secolo.
In località Campi risulta molto interessante la parrocchiale di Sant’Andrea, all’interno del centro abitato con la sua architettura originale e funzionale e il suggestivo loggiato aereo di pianta triangolare che la caratterizza.
Sempre nei pressi della frazione di Campi è presente la chiesa di San Salvatore con i due rosoni e i due portali di epoche diverse, crollata a seguito del sisma del 30 ottobre 2016.

LA COLAZIONE E' INCLUSA

B&B ANTICO MULINO DI CASCIA

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L’ Antico Mulino offre ai propri ospiti l’occasione di una pausa per il corpo e per lo spirito attraverso una vacanza in assoluta tranquillità e silenzio. L’abitato è situato alle porte della città di Cascia e a pochi metri dalla Scultura dedicata a Santa Rita nella rotatoria all’ingresso della città, ha stanze confortevoli.

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Inoltre ha un ampio giardino interno. Da qui si può raggiungere a piedi in pochi minuti il centro principale di Cascia o in alternativa in macchina si può visitare il paesino di Roccaporena.

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Antico Mulino di Cascia

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