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LUOGHI DA VISITARE
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Storia
Il paese esiste sin dal Medioevo, quando nel 1381 vi nacque Santa Rita da Cascia. Nel 1939 venne fondata l’Opera di Santa Rita, per promuovere il culto della Santa, curare e far conoscere i suoi ricordi a Roccaporena, fare opere di carità sul suo esempio istituendo un orfanotrofio. Il tradizionale isolamento dei luoghi venne interrotto nel 1950, quando venne inaugurata la strada (l’unica) che collega Roccaporena a Cascia.
Alla fine dell’Ottocento Roccaporena divenne per un decennio un luogo di ritrovo e di escursioni per numerosi intellettuali italiani, radunati attorno a Luigi Galassi, rettore della Università di Roma “La Sapienza”, la cui famiglia era originaria di Roccaporena.
Monumenti e luoghi d’interesse
La piccola frazione di Roccaporena era costituita da poche case in muratura di pietrame e della chiesa medioevale di San Montano. L’unico edificio privato che aveva la forma di una dimora signorile era la casa Galassi, oggi di proprietà delle suore agostiniane. L’impianto di Roccaporena è mutato radicalmente con la canonizzazione di Rita da Cascia avvenuta nel 1900 da Leone XIII: la maggior parte degli edifici religiosi sono stati costruiti tra il 1930 ed il 1965, con il progressivo diffondersi del culto verso la Santa.
Scoglio di Santa Rita (XIV secolo), roccia ove secondo la tradizione la santa pregava intensamente, tanto da lasciare impresse le impronte delle ginocchia e dei gomiti. Lo scoglio si trova sulla sommità di uno sperone roccioso, a circa 120 m d’altezza rispetto alla base della valle. Nel 1919 la roccia venne inglobata in una cappellina, ricostruita nel 1979 in seguito ad un terremoto.
Via Crucis, sentiero religioso che si inerpica dal fondo valle su fino allo scoglio, artisticamente illuminato di notte.
Casa di Santa Rita (XIV secolo), con l’annesso Orto del Miracolo, dove nell’inverno 1457 sbocciò una rosa e maturò un frutto di fico. Nel 1629 il cardinale Fausto Poli la consacrò in cappella; all’interno è conservata una tela del pittore napoletano Luca Giordano (XVII secolo).
Santuario di Santa Rita (1948), progettato dall’architetto Oreste della Piana. L’ingresso è abbellito da un portico, l’interno è a tre navate, l’abside e le pareti sono adornate da mosaici. In due cappelle laterali vi sono sei vetrate istoriate realizzate nel 1966 dall’artista milanese Amalia Panigati. Nella chiesa si conserva anche il manto in pelle che, secondo la tradizione, appartenne a Rita.
Chiesa di San Montano (XIII secolo), ove Santa Rita sposò il marito Paolo di Ferdinando. L’interno è a due navate, coperte da volte a crociera; l’abside è arricchito da alcuni affreschi del XV secolo.
Lazzaretto, originariamente un ospedale ove la Santa curò parecchi malati.
L’ Antico Mulino offre ai propri ospiti l’occasione di una pausa per il corpo e per lo spirito attraverso una vacanza in assoluta tranquillità e silenzio. L’abitato è situato alle porte della città di Cascia e a pochi metri dalla Scultura dedicata a Santa Rita nella rotatoria all’ingresso della città, ha stanze confortevoli.
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Antico Mulino di Cascia